venerdì 27 aprile 2012

Come al solito. Che va bene così.


Non è pronto nulla. Una delle valigie è piena di roba che ho messo dentro per finta, ma che tanto non è quella che mi porto. Ho casa disseminata di buste e bustine piene di cianfrusaglie che non so come sistemare, che vanno dal cavetto caricabatterie del telefono, ad un set da cucito per un progetto all'uncinetto che vorrei sviluppare in traghetto, a delle tovagliette imbottite, passando per le mollette e il sapone scala. Ma le tovagliette imbottite forse non le porto, e se le porto appena possibile foto opportune testimonieranno il perchè.
Tutte le volte che porto un coltellino multiuso di sottomarca anzichè McGyver mi viene in mente una scena del film "127 ore", che non va mai bene.
Non ho fatto un sacco di cose, non sono stato in libreria, il tomo che vorrei portare non c'entra niente e mi sto chiedendo da quale libro comincerà la lettura Tommygun per potergli fregare l'altro, dal momento che non ho avrò accesso al catalogo Touratec, perchè bisogna essere cintura nera di bmw.
Sto mettendo delle rivistazioni reggae dei radiohead e del postrock nelle mie cuffie. Nessuno c'ha un frisbee per giocarci nel deserto. Che bisogna arrivarci nel deserto, per lavare i piatti nella sabbia. Per mangiare i risotti knorr. Per seppellire il pane nero di Giacomo che ci nascono i fiori neri. Che intoppano i serpenti.
Non è pronto niente, ma tanto è così che va sempre, e va bene, è il mio modo. Uscire dall'ultima faticosa riunione di lavoro, strapparmi la cravatta dal collo con il sole in faccia, correre a comprare delle mutande, investire belèn sulla tiburtina, chiudere l'ultimo supermercato. Guardare basito la mia borsa fotografica senza saper scegliere che lenti portare.
Andiamo a ficcare il naso laggiù.
Daje.


PS: Vorrei anche dire ai miei compagni di viaggio che mia madre SA dove abitate. Tutti. Vedete voi.


2 commenti:

  1. anche per questa nuova esperienza, come per la Patagonia, una mamma, un'amica, Vi augura buon viaggio e ...attendiamo ansiosi i vs. reportage. Fateci sognare!!!!

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  2. Siamo "appesi" a queste pagine. Vogliamo sentire, attraverso i vostri sensi, il profumo della polvere e il canto dei motori.

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