(sono stati due giorni lunghissimi, ma siamo in Marocco!)
Cinque deficienti alla ricerca dell'Ufficio Anagrafe di Fkih Ben Salah. In moto.
lunedì 30 aprile 2012
venerdì 27 aprile 2012
Come al solito. Che va bene così.
Non è pronto nulla. Una delle valigie è piena di roba che ho messo dentro per finta, ma che tanto non è quella che mi porto. Ho casa disseminata di buste e bustine piene di cianfrusaglie che non so come sistemare, che vanno dal cavetto caricabatterie del telefono, ad un set da cucito per un progetto all'uncinetto che vorrei sviluppare in traghetto, a delle tovagliette imbottite, passando per le mollette e il sapone scala. Ma le tovagliette imbottite forse non le porto, e se le porto appena possibile foto opportune testimonieranno il perchè.
Tutte le volte che porto un coltellino multiuso di sottomarca anzichè McGyver mi viene in mente una scena del film "127 ore", che non va mai bene.
Non ho fatto un sacco di cose, non sono stato in libreria, il tomo che vorrei portare non c'entra niente e mi sto chiedendo da quale libro comincerà la lettura Tommygun per potergli fregare l'altro, dal momento che non ho avrò accesso al catalogo Touratec, perchè bisogna essere cintura nera di bmw.
Sto mettendo delle rivistazioni reggae dei radiohead e del postrock nelle mie cuffie. Nessuno c'ha un frisbee per giocarci nel deserto. Che bisogna arrivarci nel deserto, per lavare i piatti nella sabbia. Per mangiare i risotti knorr. Per seppellire il pane nero di Giacomo che ci nascono i fiori neri. Che intoppano i serpenti.
Non è pronto niente, ma tanto è così che va sempre, e va bene, è il mio modo. Uscire dall'ultima faticosa riunione di lavoro, strapparmi la cravatta dal collo con il sole in faccia, correre a comprare delle mutande, investire belèn sulla tiburtina, chiudere l'ultimo supermercato. Guardare basito la mia borsa fotografica senza saper scegliere che lenti portare.
Andiamo a ficcare il naso laggiù.
Daje.
PS: Vorrei anche dire ai miei compagni di viaggio che mia madre SA dove abitate. Tutti. Vedete voi.
Ultima notte
E' quella delle valige chiuse con i dubbi. Di aver scordato qualcosa. Di aver portato la solita roba inutile. Di avere troppe magliette e poche calze. Di avere lo spazzolino ma non il dentifricio. Ma hai già fatto tutti gli incastri che neanche Tetris e ti scoccia disfare tutto per poi scoprire che non hai scordato niente. Ma se non li disfai allora si che mancherà qualcosa. E quella cosa l'avremo dimenticata tutti (speriamo non sia il dentifricio allora, perchè per sostituire lo spazzolino c'è sempre il dito).
Arriva però il momento che te ne sbatti le palle e chiudi tutto, quel che c'è c'è, quel che manca in qualche modo si farà.
Ora accendo la tv, SkyTG24 e mi guardo un servizio sulle intercettazioni del caso Ruby....così ripasso un pò e mi carico per la missione che dobbiamo compiere.
Domani si va e non mi sembra neanche vero
lunedì 23 aprile 2012
lock and load.
prendere un bel respiro e...
...le ultime modifiche alla lista del materiale, fare il check dei ricambi della moto, c'è decisamente qualcosa che mi sto scordando ma non capisco cosa, intanto mi devo ricordare tutti i diversi caricabatteria, di prendere i due libri così faticosamente scelti, stampare i biglietti, trovare il passaporto, fare le fotocopie dei documenti, ecco dov'era il maledetto gorillapod che cercavo da mesi, decidere che di leggere la lonely planet del marocco stasera proprio non mi va e lo farò sicuramente domani, capire se portare una mutanda per ogni giorno o una mutanda per tutti i giorni, chissà se il dentifricio lo portano gli altri, provare il camelback che sta lì da 10 anni e mica è detto che funzioni ancora, forse mi è venuto in mente cosa mi stavo dimenticando... uhm no, che poi la moleskine mi sa che alla fine non la userò però occupa poco spazio e fa figo e wintermute dice di portarla, le gomme chissà a quanto le devo gonfiare, mi chiedo se tutta 'sta palestra servirà a qualcosa, stai a vedere che roma-genova ci tocca farla sotto l'acqua, la lista delle medicine l'ho esternalizzata a chi ha più esperienza, il sacco a pelo porto quello pesante e vaffanculo al pastelero, devo andare al supermercato per vedere se la knorr esiste ancora e se i prodotti sono gli stessi di 20 anni fa, la gavetta dopo 20 anni l'ho aperta e incredibilmente sembra utilizzabile, se continua così mi porto pure il fazzolettone, lo shemag abbiamo detto sì la maschera a specchio abbiamo detto sì l'AK47 abbiamo detto no (peccato), c'è qualcosa che proprio mi dimenticherò e mi sta facendo diventare pazzo, ho già riempito una borsa e mezzo e mi pare di dover portare ancora un sacco di roba, ma adesso mi siedo un attimo e se chiudo gli occhi mi vedo che cado nella sabbia (ma mi rialzo) e poi cado nel fango (ma mi rialzo) e visto che ci sono potrei anche ribaltarmi in un guado (ma mi rialzerò anche lì), ché alla fine l'importante non è non cadere mai ma rialzarsi sempre e quando riapro gli occhi sorrido perché lo so che questo sarà un viaggio stupendo.
Ed espiro.
(ecco cosa mi stavo dimenticando: il papero!)
domenica 22 aprile 2012
Come una diva
Un ultimo sguardo allo specchio, gli ultimi ritocchi al make-up prima del via
Addormentarsi -6 e svegliarsi -5
giovedì 19 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
Coda alla vaccinara con spolverata di Reggiano...
....perchè il parmigiano (nel senso del Re dei formaggi) è nato a pochi km da Reggio. Sia chiaro!!
A parte questo conato di campanilismo sterile ed infantile, "Coda alla vaccinara con spolverata di Reggiano" perchè partiamo in 5: 4 romani (ma un solo purosangue) e 1 reggiano.
Perchè Marocco? Perchè volevamo andare in Namibia ma costava un botto. Lo so, non è nobilissima come motivazione, ma poi studiando, leggendo, guardando foto e filmati su YouTube ci siamo resi conto che il Marocco "spacca di brutto" (perdonatemi questa terminologia da gggiovane).
Mancano ormai pochi giorni, sedici per la precisione, all'imbarco per Tangeri e la febbre comincia a salire. Si capisce dall'intensificarsi dello scambio di e-mail, che inevitabilmente dopo 5-6 risposte finiscono in vacca. Si capisce da sms che arrivano nel cuore della notte con scritto "ma tu quante mutande ti porti". Si capisce dagli sfondi del desktop che cambiano (dalla farfallina di Belen alle dune di Merzouga).
Si capisce perchè almeno la metà dei messaggi termina con un sonoro e potente DAJEEEEEEEEEEEEEEE
Keep in touch
Simo
A parte questo conato di campanilismo sterile ed infantile, "Coda alla vaccinara con spolverata di Reggiano" perchè partiamo in 5: 4 romani (ma un solo purosangue) e 1 reggiano.
Perchè Marocco? Perchè volevamo andare in Namibia ma costava un botto. Lo so, non è nobilissima come motivazione, ma poi studiando, leggendo, guardando foto e filmati su YouTube ci siamo resi conto che il Marocco "spacca di brutto" (perdonatemi questa terminologia da gggiovane).
Mancano ormai pochi giorni, sedici per la precisione, all'imbarco per Tangeri e la febbre comincia a salire. Si capisce dall'intensificarsi dello scambio di e-mail, che inevitabilmente dopo 5-6 risposte finiscono in vacca. Si capisce da sms che arrivano nel cuore della notte con scritto "ma tu quante mutande ti porti". Si capisce dagli sfondi del desktop che cambiano (dalla farfallina di Belen alle dune di Merzouga).
Si capisce perchè almeno la metà dei messaggi termina con un sonoro e potente DAJEEEEEEEEEEEEEEE
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Simo
martedì 10 aprile 2012
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